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Tiara EX 60, prendere il largo

Tiara EX 60

Grazie Barche Magazine per il bellissimo articolo

Il cantiere americano ha varato la sua nuova ammiraglia, un vero sport cruiser dalla coperta funzionale e trasformabile. Con due Ips 1350 si raggiungono i 40 nodi

EX 60 è la nuova ammiraglia: «Abbiamo alzato l’asticella, il livello di ciò che facciamo e di ciò che siamo». Tom Slikkers, Ceo e Presidente di Tiara Yachts, senza giri di parole racconta così le aspettative sulla nuova arrivata: «Per noi è un territorio per alcuni aspetti ancora inesplorato, ma partiamo dalla nostra esperienza e dai valori che abbiamo sviluppato con le nostre imbarcazioni fuoribordo e i nostri coupé».

Tiara EX 60

Tom è il figlio di quel Leon Slikkers che nei primi anni ’50, lasciando Chris Craft, fondò la SlickCraft, che nel corso degli anni ha dato vita ai brand Tiara, Pursuit e Malibù, destinati a diventare nomi nobili dello yachting Made in USA (i Tiara vengono costruiti a Holland, presso il Lago Michigan). Papà Leon ha ceduto il timone dell’azienda una decina di anni fa, ma si è ufficialmente dichiarato in pensione solo nel 2021, a 93 anni.

Tiara è un perfetto esempio di grande azienda a gestione famigliare della “Rusty Belt” americana, azienda solida e ambiziosa. Punti di forza sono la qualità costruttiva, dove tutto viene realizzato in infusione, il bel disegno delle carene e la voglia di investire in nuove idee.

Tiara EX 60

EX 60 va a posizionarsi in vetta ad una produzione fatta di cinque gamme, con barche dai 10 ai 15 metri di lunghezza, e mette in mostra la voglia di Tiara di “prendere il largo”, di sconfinare dal mondo delle day-boat a quelle dei veri sport cruiser. Il passaggio, però, deve avvenire senza strappi: «Gli stilemi della nuova ammiraglia sono quelli di Tiara, la si può riconoscere ad un miglio di distanza», racconta infatti Gabriel Rose, capo del team di progettisti che ha disegnato la barca.

Tiara EX 60

Il risultato è molto interessante, una barca dalle linee eleganti e contemporanee che assorbono anche molti segni stilistici e funzionali che arrivano dal Vecchio Continente, con una coperta molto vivibile e dall’alto tasso di trasformabilità.

Il pozzetto è infatti sdoppiato su due livelli, che a loro volta possono essere adattati in più configurazioni. La sua parte più alta è in diretta comunicazione con il salone centrale e si può scegliere se averla con un classico divanetto o con un bancone; l’altra, più a poppa, a sua volta può essere attrezzata con doppio o singolo sofà, o anche lasciata completamente sgombra, nella sua versione da pesca e tipicamente americana. Come se non bastasse, le murate laterali sono abbattibili e queste, quando verticali, hanno comunque un portellone apribile per accedere comodamente in banchina quando si è ormeggiati all’inglese, un “must” per le barche premium d’oltreoceano. In realtà, i pozzetti a bordo di EX 60 sono ben tre: c’è anche quello di prua, con il suo prendisole, tre panche e la possibilità di ombreggiarlo con un classico tendalino smontabile a quattro pali.

Nel complesso questo diciotto metri è pensato per essere vissuto prima di tutto all’aperto e anche il salone centrale è perfettamente immerso nel paesaggio esterno grazie al grande portellone di poppa, e a quello laterale che affaccia sul passavanti di sinistra, al top apribile e alle grandi finestrature laterali che sono un continuum con il parabrezza frontale. Gli interni, come da richieste del mercato d’oltreoceano, hanno altezze abbondanti e presentano materiali e finiture di qualità. Tre le cabine, oltre alla suite armatoriale a centro nave e alla cabina Vip di prua c’è anche un locale notte per gli ospiti con due cuccette singole che possono essere unite in unico letto matrimoniale.

Tiara EX 60

La motorizzazione prevista dal cantiere è una coppia di Ips 1350 con due D13 da 1.000 cavalli ciascuno. I due Volvo Penta non sono posizionati ad estrema poppa, ma quasi a centro barca, grazie a due “braccetti” di trasmissione, scelta che consente di avere un ottimale posizionamento dei pesi.

I numeri in navigazione sono ottimi, fedeli alla tradizione Tiara: al 100% dei giri (2450) si raggiungono infatti i 40 nodi. Ma anche meglio sono i dati relativi alle andature “vere”, quelle che si tengono realmente quando si è in vacanza: a 2100 giri/min c’è infatti il passo da crociera veloce, 32 nodi con un consumo di 8,4 litri/miglio, il ritmo da crociera economica invece si attesta sui 25 nodi, con consumi che calano a 7,5 litri/miglio, con l’autonomia che cresce fino a sfiorare le 340 miglia.

In sala macchine della nuova ammiraglia Tiara ci sono due Volvo Penta D13 da 1.000 cavalli ciascuno con Ips 1350. I numeri in navigazione mettono in mostra una buona velocità di punta, che supera i quaranta nodi.